lunedì 17 dicembre 2012

Piva piva, l'oli d'uliva

Una melodia tipica di Natale, almeno qui al Nord, è la celebre "Piva piva". Del testo sembrano esistere diverse varianti e indico qui di seguito le porzioni di filastrocca che sono riuscita a scovare online:

Piva, piva l'òli d'oliva
gnacca, gnacca l'òli che tacca,
la mangiaa trii boeu e una vacca,
e una sgòrba de scigoll
piva, piva l'è mai sagoll.

Piva, piva mazza l'òca,
mazzala ti che mi son zòppa,
l'ho mazzada ier de sìra,
cont el ciar de la candìla,
l'ho mettuda in nel caldàr,
per mangiàlla al dì de Natàl.

Piva, piva, l'oli d'uliva;
gnaca, gnaca, l'oli che taca;
el Bambin el porta i belé,
la Madona la spènd i dané.
Piva, piva, l'oli d'uliva;
gnaca, gnaca, l'oli de taca;
el Bambin el porta i belé.
Nina nana bell tusin
che l'è rivà Gesù Bambin.

(traduzione:
Piva, piva, l'olio d'oliva,
gnacca, gnacca, l'olio che attacca,
ha mangiato tre buoi e una vacca,
e una cesta di cipolle
piva, piva e non è mai satollo.

Piva, piva ammazza l'oca
ammazzala tu che io sono zoppa,
l'ho ammazzata ieri sera,
alla luce della candela,
l'ho messa nel calderone
per mangiarla il giorno di Natale.

Piva, piva, l'olio d'oliva,
gnacca, gnacca, l'olio che attacca,
il Bambino porta i regali,
la Madonna spende i denari.
Piva, piva, l'olio d'oliva,
gnacca, gnacca, l'olio che attacca,
il Bambino porta i regali.
Ninna nanna bel tatino,
è arrivato Gesù Bambino).
Mentre il richiamo alla piva mi è sempre stato piuttosto chiaro, non ho mai capito cosa c'entrasse l'olio in questa canzone. Ed è interessante e divertente la spiegazione che ho trovato sul sito Folkbullettin. Pare che il testo sia una creazione di venditori d'olio bresciani che si accompagnavano nel loro peregrinare a suonatori di Baghet. Siccome il periodo in cui l'olio è pronto per la vendita è proprio il mese di dicembre si è creata una sovrapposizione tra quello che era un vero e proprio "spot" commerciale (probabilmente composto su una melodia preesistente) con le feste di Natale. Le mie indagini su questa melodia sono appena all'inizio. Vedremo se il prossimo anno mi permetterà di confermare che le cose a volte sono molto diverse da quello che sembrano :-)

5 commenti:

  1. Io non capisco cosa significa piva,piva l'olio d'uliva e gnacca gnacca l'olio che tacca.
    mi chiamo Ester e ho 8 anni

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    1. Ciao Ester, in effetti questa è una frase che sembra non avere alcun senso. La parola PIVA è usata in alcune regioni italiane, soprattutto al nord, per indicare la cornamusa. La cosa complicata da capire è cosa c'entri l'olio d'oliva (uliva in questo testo) con la cornamusa (l'olio che tacca è, semplicemente, l'olio che attacca, cioè che appiccica - prova a toccare l'olio se la mamma ti da il permesso di farlo). E infatti qualcuno pensa che in realtà i venditori di olio girassero per le strade nel periodo di dicembre, per vendere ovviamente il loro prodotto, facendosi accompagnare da suonatori di cornamusa. Una volta non si andavano a comprare le cose al supermercato, ma spesso erano proprio i venditori a girare fra le case e alcuni di loro organizzavano anche degli spettacoli per attirare i clienti. E così sarebbe nato questo testo strano, su una musica che noi associamo alla festa di Natale.
      Non sono sicura che sia proprio così. Durante queste feste proverò a chiedere anche ad alcuni miei amici musicisti che conoscono bene questo brano per vedere se scopro qualche particolare in più per spiegarti ancora meglio.
      Un abbraccio a te e alla tua famiglia e tanti auguri di buon Natale
      Federica

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  2. Risposte
    1. Il baghet è una cornamusa bergamasca nel nostro castello dei Suardi a bianzano sono raffigurati negli affreschi dei putti che suonano il baghet

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